Redazione - ago 28, 2018

Nell’attuale ambiente competitivo “attrarre" è il must

Fino a una decina di anni fa esisteva un modo tradizionale di fare marketing, quello che cercava la strategia migliore e l’idea più creativa per dare una spinta al proprio business e fare in modo che raggiungesse la più ampia visibilità possibile. L’obiettivo del marketing era trovare sempre nuovi clienti. Quando l’avvento dell’era digitale e dei social network ha rimescolato le carte in tavola nei metodi di fare business, anche il marketing si è dovuto evolvere assumendo una nuova forma.

Questa nuova forma del marketing non mette più il business nella posizione di trovare nuovi clienti ma piuttosto di essere trovato dagli utenti stessi che, in seguito a specifiche strategie e attività, vengono successivamente trasformati in clienti. Da un modo di fare marketing “push” si è così passati a un marketing “pull”, ovvero attrattivo. Stiamo parlando di inbound marketing.

Le azioni alla base dell’inbound marketing sono diverse, una di queste è il social media marketing. Parlando di marketing attrattivo e social media va da sé che, rispetto a quanto detto poco sopra, non si parla di pubblicità a pagamento (promoted post di Facebook, Facebook Ads, Instagram Ads, ecc…), ovvero marketing tradizionale su canali digitali. L’inbound marketing sui social media ha come obiettivo quello di dare all’azienda un’immagine più umana, perché si connetta con gli utenti attraverso post e storie che siano emozionali o divertenti, e quindi potenzialmente virali. 

Il content marketing è l’altra attività alla base dell’inbound marketing. Con le attività di content marketing i business si affidano alle competenze di un’agenzia di comunicazione per la produzione di contenuti originali e “utili” per il blog aziendale. I contenuti redatti secondo una strategia ad hoc sono ottimizzati in ottica SEO (Search Engine Optimization) affinché raggiungano posizioni primarie nelle pagine dei risultati del motore di ricerca (SERP). In questo modo il business attira utenti verso i propri contenuti e, di conseguenza, verso i propri prodotti o servizi: il content marketing genera leads che successivamente possono essere convertiti in clienti.

L’inbound marketing è l’attività migliore per trasformare utenti sconosciuti in clienti e promotori del proprio brand:

  • Gli utenti sconosciuti vengono attratti attraverso il blog aziendale, le keywords giuste e le attività social;
  • Da utenti sconosciuti diventano visitatori, che vengono convertiti in lead attraverso call-to-action, landing page e form di contatto;
  • leads vengono fidelizzati con azioni di customer relationship management (CRM), con l’invio di email e l’utilizzo di workflow;
  • Da lead diventano così clienti, che attraverso contenuti altamente personalizzati, sondaggi e il monitoraggio dei social si evolvono in promotori.

Nel dettaglio, vediamo perché l’inbound marketing è così essenziale oggi:

Fiducia: le attività di inbound marketing come il mantenimento di un blog aziendale fanno percepire ai potenziali clienti che il tuo business tiene particolarmente ad aiutarli, offrendo loro contenuti di interesse, notizie, tutorial, informazioni e spiegazioni dettagliate. Un insieme di contenuti collaterali al prodotto o servizio che, proprio perché non spingono in modo diretto questi ultimi, riescono a instaurare un rapporto di fiducia con gli utenti.

Ad blockers: il marketing push si fonda sulla pubblicità, che in Internet è molto spesso di natura interruttiva, basti pensare ai pop-up. Da qui la nascita degli Ad blockers, che da tempo sono uno dei più fastidiosi problemi con cui gli esperti di digital marketing devono avere a che fare. Il motivo è molto semplice: a nessuno piace la pubblicità. Per quanto possa essere divertente, emozionante o creativa, non c’è utente che desideri che la propria esperienza in Internet venga interrotta o distratta dagli annunci pubblicitari. L’inbound marketing assume così un ruolo determinante perché è basato su attività passive che non solo non “disturbano” l’utente ma, anzi, lo attirano.

ROI: una ricerca di Hubspot del 2015 ha rivelato che l’approccio inbound permette di raggiungere un ROI maggiore, e questo per business di qualsiasi dimensione, sia con grandi sia con piccoli investimenti di budget.

Costa meno: una ricerca di Hubspot ha rivelato che l’inbound marketing costa meno dell’outbound marketing. Nel dettaglio, i leads ottenuti dalle attività di inbound marketing costano il 62% in meno di quelle di outbound.

Le persone amano gli omaggi: con l’inbound marketing si offre spesso qualcosa di gratuito, come contenuti interessanti e utili su un blog o e-book in cambio dell’indirizzo email, ed è una tattica che funziona per qualsiasi tipo di industria. Un pastificio, per esempio, potrebbe mettere in download gratuito un e-book di ricette preparate con i propri prodotti. Le attività di inbound marketing sono un modo per dire ai propri clienti o potenziali tali “Grazie” e “Ci interessa di te” offrendo gratuitamente qualcosa.

L’inbound marketing è l’attività che permette a un business di avere una forte e strategica presenza online e, dunque, di sopravvivere nell’attuale ambiente competitivo. 

 

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