Per rimanere al passo con una comunicazione in continua evoluzione - specialmente in ambito B2B - alla fine di ogni anno è bene fermarsi per fare il punto sulla situazione: quali sono le evolutive in atto? Quali sono le best practice che si stanno consolidando? Abbiamo creato una lista dei 10 trend del 2022 che ci sono sembrati più meritevoli di attenzione e che siano attuabili nel settore B2B.
Partiamo dal presupposto che non c'è più una netta differenza tra marketing e digital marketing, ormai è solo marketing in un mondo che si sta digitalizzando. Soprattutto negli ultimi due anni, si è potuta constatare un’accelerazione delle tendenze digitali come mai prima d’ora, grazie anche ad aziende che, volenti o nolenti, hanno iniziato ad abbracciare le filosofie digital-first e digital-centrica.
Dopo questo breve excursus, entriamo nel vivo con i 10 trend del 2022:
Nonostante sia un concetto risaputo e ampiamente discusso negli ultimi anni, è fondamentale sottolineare quanto non sia più un optional ma una necessità per un business di successo.
Rendere unico il proprio brand significa sapersi distinguere ed essere competitivi all'interno del proprio settore, in un mercato sempre più saturo. La personalizzazione è imprescindibile per catturare l'attenzione, generare lead, conversioni, fino ad arrivare alla creazione di una relazione con il proprio consumatore, che se curata attentamente può portare alla fidelizzazione.
È necessario conoscere approfonditamente il proprio target per offrire proposte adatte ad ogni esigenza, senza dimenticare di mantenere una coerenza di brand, che sia a livello creativo o del tone of voice utilizzato, è importante per generare fiducia dei clienti potenziali ed attuali.
Il prodotto è fondamentale, non c'è alcun dubbio, ma un business di successo deriva anche dalle esperienze che i consumatori condividono con il brand. Già negli ultimi anni si è discusso spesso di customer experience, declinandola in tipologie come l'esperienza in-store, l'interazione con i dipendenti o con l'assistenza.
Ma per quanto riguarda l'esperienza online? Quante volte è capitato di aprire un sito da mobile e scoprire che non era affatto user-friendly? Per questo motivo in questo paragrafo ci vogliamo concentrare sulla user experience e sul Google's core web vitals.
È stata annunciata nel 2020 ed è la metrica di Google progettata per valutare l’esperienza dell’utente all’interno del sito web. La metrica è costituita da:
Ad oggi sono utilizzati come ranking e i siti che non sono conformi ricevono un punteggio minimo. Google ha affermato che le metriche sono in continua evoluzione e per questo motivo è importante rimanere sempre aggiornati.
Entro il 9 gennaio 2022 si dovrà adeguare il proprio sito alla nuova gestione dei cookie secondo il provvedimento rilasciato dal Garante per la Privacy. Lo scopo è permettere agli utenti di avere più potere decisionale sui propri dati personali; infatti solo tramite un consenso attivo i siti web potranno utilizzare e raccogliere i dati forniti dai cookie.
Se non hai ancora adeguato il tuo sito alle linee guida, leggi Nuove linee guida cookie: ancora pochi mesi per adeguarsi, che ti aiuterà a comprendere più approfonditamente l'argomento.
Una seconda sfida da affrontare sarà quella di prepararsi a dire addio all'aiuto dei cookie di terze parti e cercare nuove soluzioni. Infatti a partire dal 2023, Google Chrome vieterà il tracciamento delle azioni tra i siti tramite cookie di terze parti, eliminandoli gradualmente. Sarà necessario trovare delle alternative, costringendo le aziende a fare più affidamento sui dati dei cookie di prima parte, sui social e su altre strategie digitali.
La customer centricity esiste dagli anni '90. Nonostante siano passati trent'anni, ancora oggi alcune aziende hanno un ideale di cliente che non corrisponde alla realtà. In molti casi vengono utilizzate le buyer personas, che sono utili a livello base per comprendere le categorie generali dei consumatori a cui rivolgersi, ma l'inserimento in dei cluster senza sfumature non è sufficiente a comprendere le esigenze a livello profondo.
Ad oggi è necessario conoscere il proprio target di riferimento a fondo per poter personalizzare i contenuti, scegliere un tone of voice efficace e i canali più adatti per comunicare. Strumenti digitali come i CRM evoluti consentono di automatizzare e razionalizzare la raccolta di molte informazioni utili per conoscere i propri clienti. Meglio si percorre questa strada, più sarà facile proporre messaggi personalizzati, migliore sarà il coinvolgimento dei consumatori, che svilupperanno un senso di appartenenza e fiducia nel brand.
Ad oggi, la creazione di contenuti originali e di alta qualità non è più una caratteristica distintiva solo del B2C. I consumatori sono sempre più attenti, informati ed esigenti richiedono contenuti che gli diano il motivo di acquistare un prodotto di un certo brand e non rivolgersi alla concorrenza. Collegandosi al paragrafo precedente, conoscere bene il proprio pubblico significa avere la possibilità di creare contenuti considerati interessanti per i consumatori e che gli dimostri che il brand vuole conoscerli e creare una relazione one-to-one.
I top performer sono indubbiamente i contenuti video, che superano di gran lunga da questo punto di vista le vecchie infografiche e immagini. Ancora una volta, qual è la cosa più importante? Coinvolgere l'utente. Emozionarlo e al contempo creare connessione con il proprio brand.
Su questa scia, uno dei trend del prossimo anno sarà sicuramente il video marketing, che ha lo scopo di catturare la (limitata) attenzione degli utenti. Negli ultimi anni il tempo massimo di attenzione è diminuito notevolmente a causa delle centinaia di contenuti che i consumatori si trovano a fronteggiare quotidianamente. Ad oggi il video è un mezzo dominante.
Secondo un rapporto di Cisco, questa tipologia di contenuti rappresenterà l'82% del traffico online entro la fine del 2022, 15 volte in più rispetto al 2017. Inoltre l'84% degli utenti afferma che sono più propensi ad acquistare un prodotto se è l'hanno visto in un video. Esistono molte tipologie di video che si possono realizzare, l'importante è definire l'obiettivo che si vuole raggiungere per scegliere la tipologia più adatta al proprio brand.
Il telefono è il mezzo che prenderà il sopravvento nei prossimi anni (più di quanto non stia già facendo). Potete stare sicuri: se il vostro sito non è mobile-friendly sarà inutile avere un prodotto eccellente e una comunicazione efficace, i consumatori non avranno un ricordo del tutto positivo del vostro brand.
Tech Price Crunch ha dichiarato che il 91% dei consumatori accedono ad Internet via mobile e il 61% effettua ricerche su Google.
In un’altra statistica si è stimato che nel 2021 gli utenti hanno trascorso in media 155 minuti al giorno navigando tramite mobile, più del triplo rispetto alla navigazione da desktop (37 minuti).
In ultimo si prevede che entro il 2025 gli acquirenti che preferiscono le strategie di marketing mobile-first saranno l’80%. Considerato l’aumento del numero di millennial e generazione Z nel ruolo di decisione e acquisto, aumenterà la necessità di esperienze senza fornitori, dando precedenza a contenuti mobile rispetto ai tradizionali e offline.
Nel 2022 sarà fondamentale acquistare la licenza per un CRM (le piattaforme per eccellenza per gestire le relazioni con i clienti). Se siete tra quelli che la hanno già, well done, potete passare al punto successivo.
Per chi non si fosse ancora convinto invece deve sapere che oltre che essere progettate per realizzare attività che fidelizzino i clienti, sono eccellenti per generare nuovi lead. Le piattaforme CRM come Hubspot offrono varie e valide soluzioni per aiutare il team per generare lead e ottimizzare il modo in cui si comunica ai potenziali clienti.
La customer retention riguarda tutte le attività e strategie che hanno lo scopo di aumentare la fidelizzazione dei clienti. L'obiettivo? Incrementare il valore economico del cliente.
Secondo uno studio di Harvard Business Review acquisire un nuovo cliente costa tra le 5 e le 7 volte in più rispetto che mantenerne uno fedele. Inoltre è stato dimostrato che una crescita del tasso di fidelizzazione del 5% può portare all'aumento dei profitti fino al 95%. Vi abbiamo convinti?
In realtà, nonostante i dati alla mano, molte aziende continuano a investire esageratamente in strategie e attività per acquisire nuovi lead, trascurano la vera risorsa, i clienti che hanno già.
Il retention marketing implica l'ascolto dei nuovi clienti, senza mai dimenticarsi di prendersi cura di quelli attuali però. Un cliente fidelizzato e soddisfatto è un cliente che si prende cura del tuo business e che ne parlerà bene alle persone che conosce (pubblicità gratuita e più efficace della paid!). La vera risorsa per un business è avere un portafoglio clienti stabile e fedele.
Ad oggi, l'intelligenza artificiale sta impattando ogni settore esistente. Nel marketing lo troviamo in numerose attività e rami del settore come la SEO, il marketing automation, i chatbot..
Sta divenendo un elemento essenziale poiché i dati delle persone continuano a moltiplicarsi e, attraverso l'AI, si è in grado di micro-targettizzare e quindi personalizzare i contenuti da proporre per poter generare dei lead di qualità.
Già da ora consente di facilitare il lavoro, permettendo analisi più veloci, semplificazione dei compiti di routine, raccolta dati di qualità in linea con il business. Per questo motivo 2/3 dei marketer B2B sta già valutando e pianificando di implementare l'intelligenza artificiale nella propria attività di marketing.
È stata definita la quarta rivoluzione industriale poiché porterà innovazioni e cambiamenti che non possiamo ancora del tutto predirre.
Il mondo del marketing B2B è in continua evoluzione, quello che ti stiamo raccontando oggi sarà probabilmente superato alla fine del 2022. Questo mondo si evolve e si digitalizza alla velocità della luce, anche grazie al nostro ultimo punto (AI). La chiave è integrare i trend che sono in grado di far crescere il vostro brand.
E ricordate che le parole d’ordine per un business di successo sono: personalizzazione, coinvolgimento, fiducia e alta qualità.
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