Tutto è più semplice se viene fatto in cloud
Il cloud non è una novità per i provider che si occupano di contenuti. Molti, che già utilizzavano la nuvola informatica per trasmettere video ad un pubblico su scala mondiale, hanno iniziato a trasferire sempre più elementi di workflow nel cloud.
Ad esempio l’archiviazione e la transcodifica, ovvero il trasferimento dei dati dal codice di cui è provvisto un elaboratore a quello impiegato in altro elaboratore.
Questa scelta permette di avere a disposizione on-demand risorse di transcodifica scalabili e dalle prestazioni elevate.
La transcodifica basata sul cloud consente di restare al passo con la proliferazione di nuovi codec, grandezze degli schermi, formati e piattaforme che caratterizza il mercato.
La cosa più bella? Tutto è a portata di click!
Questa soluzione però non convince tutti. Le questioni concernenti la sicurezza, in passato, dissuadevano i provider dal trasferimento dei flussi di lavoro in cloud. Negli ultimi anni i principali provider del settore hanno introdotto miglioramenti volti a mitigare i rischi e a mettere in sicurezza il tutto.
C’è da dire però che il passaggio al cloud non deve avvenire in modo rigido, anzi.
Si tratta di un sistema che consente di stabilire quali sono gli elementi del workflow che si vogliono mantenere in casa e quali invece conviene assegnare ad una risorsa esterna. La funzione della risorsa esterna è semplificare le operazioni e ridurre le pressioni lavorative giornaliere.
Grazie al cloud, una felice e concreta via di mezzo è possibile.