Quando attuiamo una strategia di conversione dei lead online, dobbiamo essere sempre ben consapevoli che non tutto quello che facciamo deve necessariamente essere adatto al pubblico al quale ci rivolgiamo.
La non conversione chiaramente porta al mancato aumento dei lead e quindi allo spreco di budget.
Ci sono 5 errori, tra i più comuni, che vengono commessi dalle aziende nella fase di generazione dei lead.
1° Errore: scrivere contenuti che non hanno un vero valore.
Troppo spesso si incorre nell’errore di credere che qualsiasi argomento o tematica possa riscontrare interesse negli altri.
I contenuti detti di “valore” devono avere una struttura ben precisa e devono risolvere un’esigenza, dare delle informazioni utili a chi legge e soprattutto invogliare alla lettura di altri contenuti correlati, per generare sempre maggior interesse. Se i tuoi contenuti non hanno un vero valore, non porteranno mai alla generazione di lead.
2° Errore: dimenticare che stiamo parlando a delle persone.
Per parlare ai nostri prospect, attirare il loro interesse e generare lead, dobbiamo ricordarci che stiamo parlando a delle persone, non a delle aziende. Le persone leggono i contenuti perché hanno una necessità di risolvere un problema e vengono attirati da post che hanno un qualcosa li attrae: Colori? Font? Grafiche? Immagini?
Sperimentate!
Non dovete infatti pensare che a tutti interessino le stesse cose e gli stessi modi di rappresentarle… per fortuna, siamo tutti diversi :)
3° Errore: usare un linguaggio troppo tecnico e complicato!
Ok, diciamo la verità una volta e per tutte: le persone amano leggere cose scritte in modo semplice. Se voglio leggere qualcosa di complicato acquisterò dispense di fisica quantistica, di certo non leggerò contenuti generati da un’azienda che vuole raccontarmi qualcosa di mio interesse usando un linguaggio alla A beautiful mind per articoli, post, email e landing page.
Se dobbiamo pubblicizzare un prodotto per i social, il copy di riferimento non deve MAI superare la riga e mezza (ovvero non deve mai far uscire il “leggi altro” sul post).
E la head? 5 parole al massimo! Pochi elementi grafici, magari il logo… e il gioco è fatto. La lead generation non è complessa, perché dovrebbe esserlo il linguaggio?
4° Errore: “Svendiamo tutto! 3x2! Compra!!!” Evitare contenuti troppo promozionali
La comunicazione “push” non è un buon metodo per generare lead nel terzo millennio… o meglio, la comunicazione promozionale funziona in ambito pubblicitario ma sappiamo tutti che la pubblicità a display monitor con il “COMPRA” in pop-up non fa piacere a nessuno (senza dimenticare l’ansia di toccare il monitor dei nostri device per paura che un omino nascosto nell’internet rubi i nostri soldi da una carta di credito memorizzata sullo smartphone).
Quindi, per attirare gli utenti senza generare “fastidio” negli stessi, dobbiamo ricordarci di evitare contenuti “strilloni” e creare contenuti che diano plus e informazioni, senza necessariamente invitare all’acquisto… uno “scopri” senza troppe pretese andrà benissimo!
5° Errore: Dimenticarsi di ottimizzare contenuti e contenitori anche per mobile
Un elemento fondamentale per la comunicazione e la lead generation, sul quale non tutti lavorano a dovere, è l’ottimizzazione dei contenuti e contenitori per dispositivi mobili.
Lo sapevate che l’80% degli utenti legge notizie, guarda Facebook e usa la posta elettronica da cellulari e tablet?
Il PC è lo strumento di lavoro per eccellenza, ma ricordando che stiamo parlando a “persone” dobbiamo preoccuparci di “attirare” la loro attenzione anche quando non sono a lavoro, e quindi strutturare contenitori e contenuti ottimizzati anche per mobile.
Per i contenuti, ricordiamo sempre di non scrivere “l’Odissea”.Un buon contenuto non è tale per quantità ma per qualità!
Per i contenitori, invece, dobbiamo chiedere - se non sappiamo farlo da soli - un aiuto a professionisti del settore, che renderanno user friendly anche da mobile tutti i nostri canali di comunicazione.