Il tuo sito è davvero mobile friendly?
Inutile continuare con la strategia dell’indifferenza, ormai siamo nel pieno del cambiamento. Una rivoluzione portata allo scoperto dal colosso Google, ma che in realtà covava da tempo tra i circuiti virtuali del mondo digital. È il #MobileGeddon, ovvero la supremazia ormai indiscussa del settore mobile in un mondo sempre più connesso e sempre più social.
Il primo importante segnale in questa direzione arriva da Mountain View: Google, forte di un significativo aumento delle ricerca da mobile, ha cambiato i parametri di ranking penalizzando nei criteri di indicizzazione tutti i siti non ottimizzati per la navigazione in mobilità. Tra le piattaforme online, a spuntarla ora sono solo quelle mobile friendly. Ma non solo a parole, anzi. Big G ha inserito un tool per capire in modo automatico quanto il proprio sito risponda davvero ai nuovi criteri di classificazione e sia quindi allineato con i principi del nuovo algoritmo. Dunque, chi si affida a Google per attirare visitatori o chi gestisce piattaforme e-commerce e utilizza il motore di ricerca come esca per pescare nuovi acquirenti in rete, non dovrebbe sottovalutare il proprio grado di consumer experience via smartphone e tablet.
Continuare a perseguire la strategia dell’indifferenza significa scegliere un percorso fallimentare e controproducente per il proprio business e se i diretti interessati non intervengono, si arriverà a una vera e propria apocalisse virtuale, dove le realtà più piccole ma concretamente più avanzate fagocitano i grandi siti attivi da più tempo ma tecnologicamente più deboli.
Una soluzione c’è e si chiama responsive web design. Si tratta di una tecnica di digital marketing per la realizzazione di siti in grado di adeguarsi graficamente e in modo automatico al dispositivo attraverso il quale vengono consultati. Se è vero che attualmente i contenuti sono i protagonisti assoluti della scena (“content is the king”) non si può di certo tralasciare l’importanza del device, lo strumento che influisce e determina l’esperienza di fruizione dell’utente finale. Ecco perché i siti responsive, grazie alla possibilità di adattare l’impaginazione alle diverse dimensioni e risoluzioni degli schermi, oggi sono la soluzione ricercata dai professionisti che desiderano accontentare sempre il loro pubblico. Dunque, lascia da parte l’indifferenza e cerca piuttosto la strategia per fare la differenza.