Nel lungo cammino che porta verso la conversione dei lead, capita spesso di fare qualche passo falso: è sufficiente un piccolo dettaglio per ridurre drasticamente il tasso di conversione di una campagna promozionale e questo ti costringe a rivedere tutta la strategia da capo.
In fase di avvio di una campagna, si compie spesso un errore: quello di dimenticarsi che dall’altra parte non ci sono numeri, statistiche e percentuali, ma persone. Le persone, in quanto tali, non solo hanno degli interessi personali, degli hobby e un modo di parlare e di leggere unico, ma sono anche mutevoli e umorali.
Per questo, percepiscono lo stesso messaggio in modo completamente diverso a seconda di come è scritto.
Se questo fattore può sembrare a primo impatto un grosso problema con cui interfacciarsi, in realtà rappresenta una grande opportunità: a volte è sufficiente una piccola variazione per generare dei grandi cambiamenti nei risultati di una campagna.
Bisogna solo sapere come fare! Vediamo qualche soluzione facile e veloce per migliorare quasi istantaneamente il tasso di conversione dei tuoi lead.
Soluzione I
La Call to Action è tutto!
Questa frase andrebbe ripetuta come un mantra. Ricorda che il consumatore medio è umorale e sommerso ogni giorno da pubblicità di prodotti e servizi, che magari nemmeno gli interessano. Proprio per questo, è tanto più propenso a concludere un acquisto quanto più tu sei convincente nell’indurlo a farlo.
Se potessimo racchiudere in una sola frase tutto lo sforzo di coinvolgimento dell’utente, questa frase dovrebbe essere sicuramente la call to action. Una CTA efficace deve essere breve e concisa, ma soprattutto deve avere un obiettivo preciso e riuscire a legare l’utente con il brand.
Difficile, vero? Sembra, ma rimarrai stupito nello scoprire che una call to action efficace, da sola, può aumentare tantissimo le conversioni.
Soluzione II
Ottimizza la tua landing page
Se la call to action è la frase che racchiude l’essenza di quello che stai proponendo, la landing page ha lo scopo di presentare un po’ più nel dettaglio (ma non troppo!) quello che stai offrendo.
I principi validi per la call to action valgono sicuramente anche per le landing, che in poche frasi mirate devono presentare i vantaggi e le caratteristiche di quello che stai offrendo.
Se la tua landing page ti sembra poco funzionale, puoi utilizzare strumenti come le heatmap che ti consentono di vedere, graficamente, quali sono i punti della pagina web su cui gli utenti cliccano, fino a che punto della pagina scorrono prima di lasciarla e addirittura come si muovono con il puntatore!
Queste informazioni, se utilizzate nel modo corretto, sono utilissime per verificare se hai scritto un testo troppo lungo e quale sezione della landing porta maggiormente gli utenti ad abbandonare la pagina.
Soluzione III
Usa gli analytics per rivedere le campagne social
Se la landing e la Call to Action ti sembrano a posto, e hai delle inserzioni attive sui social, un tasso di conversione basso della tua landing page potrebbe derivare dal fatto che il target che hai scelto non è in linea con quello che stai offrendo.
I social offrono decine di possibilità per stabilire il target: posizione geografica, età, interessi, hobby e posizione lavorativa sono solo alcuni dei possibili criteri attraverso i quali puoi stabilire a chi mostrare le inserzioni.
Usa i tool di analytics dei social per vedere quali sono le categorie di persone che ti fanno erodere budget inutilmente senza portare a conversioni per fare una prima scrematura.
Escludili dalla visualizzazione delle inserzioni: vedrai il costo delle tue conversioni diminuire a vista d’occhio.