Redazione - lug 6, 2018

Saper gestire al meglio la propria email reputation per eliminare il rischio spam

Qual è oggi il canale digitale più diffuso per mettersi in contatto con gli utenti? Non c’è dubbio, la posta elettronica. L’email marketing sta vivendo un vero e proprio boom, volte persino un po’ abusato. Il rischio è quello di rovesciare il contesto e da molto favorevole, farlo diventare controproducente per le comunicazioni business verso clienti e prospect.

Infatti, realizzare un’e-mail ben scritta e graficamente accattivante ma inviarla ai destinatari sbagliati o al momento sbagliato, col tempo si potrebbe rivelare una strategia che rischia di ledere profondamente la web reputation aziendale. Non solo, perché errori del genere rischiano di scontentare sia chi non conosce ancora l’azienda che a questo punto la guarderà con diffidenza, ma anche i clienti abituali (e quindi, già fidelizzati) che, se assillati da continue proposte considerate poco interessanti e non in linea con i loro gusti, si sentiranno non riconosciuti, non apprezzati e quindi inizieranno a prendere le distanze. Ed ecco che l’azienda finisce nella blacklist dello spam. Ma un rimedio c’è.

Di seguito vi riportiamo sette consigli strategici*:

Costruisci una relazione

Se un iscritto alla tua newsletter viene contattato troppo spesso  può infastidirsi e segnalarti come mittente non desiderato.  Se un iscritto alla tua newsletter viene contattato raramente può dimenticare chi sei e cosa fa la tua azienda e segnalarti come mittente non desiderato.  Ecco perché costruire una relazione con l’utente è il primo passo per avere un livello elevato di email reputation. Presta molta attenzione non solo ai tempi tra un’email e l’altra ma anche al tipo di contenuto.

Double Opt-In

Consiste nell’inviare all’utente registrato un’email contenente un link attraverso il quale è possibile confermare la registrazione e quindi ricevere future email. Questo sistema riduce al minimo i bounce ed evita iscrizioni non autorizzate dall’utente. Per assicurarti che il processo di registrazione verrà portato a termine, non renderlo meccanico e noioso: offri un coupon, un report o altro tipo di materiale utile all’utente.

Non includere allegati

Molti fornitori che offrono servizi di email marketing considerano la possibilità di aggiungere allegati ad un’email un servizio a valore aggiunto. Ignorano però che inviare email con allegati significa aumentare la possibilità di finire in una blacklist. 

Chiedi all’utente di aggiungerti nella propria whitelist

Su molti provider l’utente svolge un ruolo fondamentale nel processo di classificazione della posta indesiderata. Chiedere agli utenti di aggiungerti alla propria whitelist significa aumentare la tua reputazione e quindi ridurre lo spam.

Controlla in modo costante la tua reputazione e intervieni

Controllare costantemente la tua email reputation ti consente di intervenire nel momento in cui inizi a vedere segnali di discesa. 

Non usare l’uppercase e parole a rischio

Ricorda che se utilizzi nel titolo dell’email frasi scritte in MAIUSCOLO o parole come freepornviagrawin,  stai aprendo la strada per finire in blacklist.

Invia il contenuto che preferisce il cliente e non il contenuto che preferisce la tua azienda

E’ importante segmentare la clientela in modo da inviare al singolo utente contenuti vicini alle sue preferenze. Ad esempio se dopo aver inviato due email che parlano di un argomento specifico e due email che affrontano un altro argomento, scopri che un utente ha aperto le prime due email ma non ha aperto le ultime due, saprai che l’utente appartiene al primo segmento ma non al secondo. Un cliente che continua a ricevere costantemente contenuto non di proprio interesse può facilmente aggiungerti nell’elenco dei mittenti indesiderati.

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