UGC (User Generated Content): cosa abbiamo imparato nel 2020 e cosa aspettarsi dal 2021
Il 2021 sarà l'anno dello UGC: sei pronto a cogliere questa straordinaria opportunità?Il 2020 ha messo i brand e le aziende alla prova più che mai: la pandemia ha costretto attività di ogni settore a ridefinire sia proposte commerciali che strategie di comunicazione e il marketing empatico non è mai stato così importante con:
- modi alternativi e più semplici per connettersi con il pubblico
- e il 42% degli utenti in tutto il mondo che trascorrono più tempo sui social media da gennaio 2020
Di pari passo con l’esigenza di vedere brand sempre più responsabili, sensibili e attenti all’attualità, la novità (che funziona davvero) del 2020 si è rivelata lo UGC, ovvero i contenuti generati dagli utenti.
Si è sempre trattato di una delle forme di contenuto più convincenti, in quanto ritenuto più affidabile delle campagne sponsorizzate e capace di infondere maggiore senso di fiducia. È naturale: le persone si fidano più dei loro pari (quindi altri consumatori), piuttosto di chi vuole vendere loro qualcosa (quindi il brand di turno).
I 4 super poteri dello UGC
Quest'anno lo UGC è stato più importante che mai e nel 2021 lo sarà ancor di più perché:
- attinge al desiderio di connessione umana sulla scia di mesi di isolamento e quarantena.
- Costruisce e rafforza la comunità: la gente cerca contenuti edificanti che riconoscano la difficile situazione in cui ci troviamo tutti.
- Permette ai brand di incontrare i clienti dove stanno già spendendo molto del loro tempo: sui social.
- Infine, li aiuta a generare contenuti di grande impatto e potenza emotiva, senza dover organizzare onerosi servizi fotografici.
Le 4 lezioni che abbiamo imparato dallo UGC nel 2020
Il 2020 ci ha insegnato molto sia su un piano personale che professionale. Parlando di UGC, ci ha portato almeno 3 preziose lezioni, sottolineando come sentirsi connessi conti specialmente nel momento del bisogno.
LO UGC È UNA NARRAZIONE CHE UNISCE
Prima lezione: i contenuti generati dagli utenti si sono dimostrati uno strumento di narrazione che unisce i brand ai clienti, creando un più profondo senso di appartenenza.
Un esempio su tutti? La campagna cardine di Facebook "We're Never Lost If We Can Find Each Other", che mette in evidenza come le persone rimangano in contatto nonostante il distanziamento sociale. Lo fa unendo video e foto catturati dagli utenti Facebook: ne nasce un video in stile documentario, commovente e informativo.
Anche Made.com non è nuova a questo tipo di marketing perché ha sempre puntato sul concetto di "casa: durante la pandemia ha reso però il suo focus ancor più marcato, creando pagine di prodotto piene di immagini dei clienti che sono servite da ispirazione.
LO UGC AIUTA A FAR FRONTE AI CAMBIAMENTI SEMPRE PIÙ’ RAPIDI
Nessuno avrebbe potuto prevedere come sarebbe stato il 2020. E oggi come oggi, è difficile pianificare in anticipo anche solo qualche settimana visto che le cose evolvono costantemente.
La seconda lezione è che lo UGC fa risparmiare tempo ai brand e permette loro di essere "sempre sul pezzo", il che è fondamentale per stare al passo con l'evoluzione delle esigenze dei consumatori.
Hai già visto l'ultimo spot di Bauli, creato grazie alle stories dei follower di Instagram?
Va in onda dal 13 dicembre ed è uno spot storico, perché ha riscritto lo storico jingle "A Natale Puoi", proprio grazie al contributo dei consumatori che hanno voluto condividere sui social cosa rende speciale il loro Natale attraverso le Instagram stories.
LO UGC CREA UNA COMMUNITY NON SOLO CON I CLIENTI
Terza lezione: UGC non vuol dire solo "attenzione ai clienti". Anche i dipendenti possono rivelarsi una miniera d'oro di contenuti perché sono le prime persone che entrano davvero a contatto con i clienti e sono testimoni di gioie, dolori e “vita vera” da riportare, anche sui social (nel 2020 come mai prima).
Prendiamo Cisco: ha vinto l'oro per il "Best User Generated Content" nei Corporate Content Awards per la campagna "We Are Cisco", incentrata sui dipendenti, che ha messo in evidenza le loro storie portando in primo piano le attività che si svolgono dietro le quinte.
LO UGC TI FA PUNTARE SULLE RELAZIONI DI VALORE
Sapevi che le statistiche dimostrano che gli acquirenti abituali (quindi i clienti affezionati) spendono di più di quelli che acquistano per la prima volta? Questa è la quarta lezione: lo UGC è il modo perfetto per consolidare le relazioni con i clienti a lungo termine e creare con loro legami più profondi.
Questo è esattamente ciò che KFC ha fatto con la sua campagna UGC diretta ai clienti abituali, dopo le chiusure obbligatorie. Hanno creato un annuncio con le foto dei clienti e i video tratti dalla campagna social media #RateMyKFC che ha incoraggiato i clienti a ricreare la famosa ricetta del pollo fritto del marchio.
Cosa aspettarsi dallo UGC nel 2021
Quest'anno, gli ordini via e-commerce sono aumentati del 108%, l'utilizzo quotidiano di Facebook è aumentato del 27% e il 42% dei consumatori prevede che cambierà il modo di fare acquisti in favore dell'online.
Questo significa solo una cosa: tutte le attività avranno l'opportunità di trarre vantaggio dalle nuove narrazioni online e, per il futuro, lo UGC sarà una considerazione chiave per il social e-commerce e le strategie di vendita e nurturing (coccola) del consumatore affezionato.
Gli elementi chiave della tua strategia UGC nel 2021 dovranno essere:
- Costruire e comunicare fiducia
- Fornire una (ri)prova sociale
- Pianificare, ma lasciare che siano i clienti a guidare la storia
La pianificazione è la chiave per assicurarsi di ottenere il massimo dalla tua campagna UGC - ma, come ci ha dimostrato il 2020, tutto può succedere.